Correre è un'attività principalmente individuale, una maniera per stare soli, concentrarsi sui propri pensieri, stare in silenzio, avendo come opzione l'ascolto del proprio cuore o il proprio respiro o passo, un'esplorazione solitaria dei confini della propria anima.
Ma se parliamo di staffetta, la storia cambia radicalmente: la fatica si sente meno perché non ci pensi, il ché non vuol dire che non si produca acido lattico, ma che mentalmente ci si concentra meno sul tempo e sulle gambe doloranti, ma ci si distrae con la compagnia della squadra.
La prestazione ha una valenza più forte, perchè è la somma delle frazioni che fa il risultato, e ciascun passo della propria frazione è spinto dall'idea di dare il meglio, non solo per se stessi, ma in virtù di un risultato di gruppo.
Come in tutte le situazioni in cui si condivide un'esperienza non quotidiana, ma atipica nonché faticosa. I legami tra i partecipanti tendono a rinsaldarsi: ci si aiuta, ci si motiva,
si vive insieme la passione.
Il 12 Novembre 2017 si è svolta a Massafra la maratona a staffetta EKIDEN, seconda partecipazione consecutiva del nostro istituto, che ha visto la presenza dei docenti: Maddalena Carrino, Angela Valente, Daniele Luzzi, Francesco Picca, Alessandro De Cesare e Nico Redavid (per i tempi di gara clicca qui).
Partecipare a tale evento, fuori dalle attività scolastiche, mette nelle condizioni di effettuare una sfida con colleghi accomunati unicamente dal volersi mettere in discussione, in maniera non usuale, accomunati dalla volontà di essere curiosi, di aggiornarsi e di impegnarsi a sfidarsi.
Questa volontà è parte dell'insegnamento della corsa: che sia gara o allenamento ti insegna e ti obbliga a non lasciare le cose a metà.
Ogni runner, ogni volta che corre, completa una sua gara contro tutto ciò che c'è di incompiuto nella vita.